Eivind Aarset Mercoledì 15 marzo 2006
 

   
Sound café - Pomigliano d'Arco






Eivind Aarset (guitar);
Wetle Holte (drums);
Marius Reksjø (bass).

Per caso mi sono ritrovato al concerto di questo trio norvegese, guidato dal chitarrista Eivind Aarset, che non conoscevo affatto.

Presentato come principale esponente del nuovo jazz underground, il chitarrista prende posto dietro la sua postazione di effetti. La struttura musicale dei brani si basa su di uno stile drum & bass, evolvendosi poi con delle aperture tipiche del cosiddetto acid-jazz, e su cui si articolano i suoni più disparati, sia creati dal computer del batterista (che usa anche una drum machine campionata di supporto), sia dalla chitarra di Eivind.
Sono suoni molto moderni quelli filtrati dai numerosi effetti che questo chitarrista usa come se si trovasse davanti ad una tastiera. Difatti Eivind suona seduto per tutto il concerto, alternando suoni più duri ad altri più "liquidi", in un'atmosfera molto ipnotica. Il suo modo di suonare non prevede dei grandi assoli, come ci si aspetterebbe, ma la chitarra genera solo suoni, accordi o licks. Il risultato è un suono compatto, senza lasciar emergere volutamente la chitarra sugli altri due strumenti.

A fine concerto Eivind firma autografi e si lascia fotografare tra i circa 80-90 spettatori. Al bancone del bar acquisto il suo CD più recente "Connected" del 2004. Nell'ascolto a casa, emergono suoni ancora più curati, che invece restano nascosti durante il concerto, rivelatosi più scarno, anche per l'assenza di altri strumenti che adornano invece l'album che ho trovato decisamente interessante dopo due o tre ascolti.








 






 

La recensione e tutte le foto sono di Salvatore.