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Alberta Cross |
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Gli Alberta Cross vengono da New York e sembrano i nipotini dei Crazy horse di Neil Young. La voce lancinante del leader, tale Petter Ericson Stakee, il drumming secco e le chitarre distorte, ricordano vagamente i suoni straziati di 'Zuma' e di 'Everybody Knows This Is Nowhere'. Musicalmente gradevoli, ero andato appunto ad ascoltarli dal vivo per questa che era la loro prima data in Italia, e visto che avevo ascoltato più volte il loro disco "Broken side of time". E' forse una delle prime volte in cui conosco già i brani di un gruppo supporter, e la loro performance mi è piaciuta davvero molto. Ho scelto di restare in piedi, a 5 metri dal palco più o meno al centro. L'acustica del Palasharp è veramente orrenda e gli Alberta Cross sono stati penalizzati da un soundcheck non all'altezza, nei primi due brani la voce era distante e quasi non si sentiva, suoni confusi, e intorno a me tutti ragazzetti distratti a chiacchierare e a bere birra. Proprio intorno a me c'era un gruppo di ragazzi americani che non hanno fatto altro che parlare ad alta voce e bere birra per tutto il concerto. Sembrava di essere piuttosto in un affollato pub dove tutti chiacchierano ad alta voce, senza curarsi del gruppo che suona e peggio ancora di chi invece è venuto al concerto pagando il biglietto per sentire il gruppo suonare! E dire che esistono tanti locali per bere e chiacchierare ad alta voce... La
scaletta della serata: Alberta Cross are: |
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Gruppo
supporter per il concerto di Dave Matthews band, hanno pubblicato fino ad ora 1
mini album di esordio nel 2007 con sonorità country-rock e il loro primo vero
disco nel 2009 con suoni più grunge.
