Unica data italiano per gli iQ di Pete Nicholls.
Bellissimo concerto progressive che ha avuto i momenti migliori nella seconda
parte dedicata all'intera esecuzione di The Wake. La prima parte, invece, il
gruppo ha mostrato meno coesione, a tratti sembrava che ognuno suonasse per
conto suo. Il concerto si è aperto con alcuni branni tratti da Frequency. Delle
immagini suggestive sono state proiettate alle spalle del gruppo, divise in 3
schermi affiancati.
Il Teatro era tutto esaurito, 398 posti a sedere, e gli organizzatori tutti in
piedi a lasciar posto agli spettatori. Età media del pubblico medio-alta,
pubblico caldo, tutti intenditori e profondi conoscitori a memoria di tutti i
brani, battevano le mani in perfetto sincronismo con il pulsare del basso, senza
i classici fuori tempo!
Preso d'assalto il banchetto del
merchandising con in vendita le t-shirt XXL e in pratica quasi tutti i cd del
gruppo.
Dal punto vista strumentale si è distinto il chitarrista Mike Holmes, nella
norma il drumming di Paul Cook e il basso di John Jowitt, mentre Mark Westworth
l'ho trovato non proprio perfetto nelle parti di piano della prima parte.
Decisamente meglio nei suoni di tastiera della seconda parte. Continua a non
piacermi la voce di Pete Nicholls, anche se in alcuni momenti ricorda le movenze
carismatiche del Gabriel anni '80.
La set-list:
Frequency |
Foto scattate da Salvatore Intragna dalla fila P. |