Suoni e
immagini in sinergia
...una mostra d'arte astratta, una galleria d'arte contemporanea,
immagini filtrate dai suoni, del piano di Sakamoto e dai computers
di Alva Noto. Un concerto di arte moderna elettronica e suoni
futuristi di vita metropolitana, con tocchi di piano minimalista a
tratti dodecafonico, che pilotava le immagini sullo schermo. Ad ogni
accordo, o piccola nota, appariva un'onda, un cerchio o un
rettangolo a simboleggiare le note che "gocciolavano" sulle linee elettroniche dei
suoni computerizzati. Sakamoto rappresenta l'uomo che vive immerso
nel mondo elettronico, che fa sentire comunque i suoi suoni
analogici in un mondo digitale, ma la melodia quasi non c'č, la
linea melodica sintetizzata č appena distinguibile dagli impulsi
elettronici. Solo in pochissimi brani il piano prevale sul computer.
La presenza in scena
Minimalisti i due sia nella presenza in scena e sia nel ringraziamento al pubblico al termine
dell'esibizione. Appena un inchino e via dopo 60 minuti esatti, un
secondo inchino dopo il bis e il terzo e ultimo dopo un piccolo
frammento di Merry Christmas Mr. Lawrence, la colonna sonora di
Furyo.
La location
L'Arena Flegrea, anche se sempre ottima nella resa sonora, non ha
contribuito affatto al raccoglimento e alla concentrazione per uno
spettacolo cosė raffinato, troppa distanza dal palco, spazi troppo
ampi, pubblico ritardatario, controlli della sicurezza che
disturbano parlando e muovendosi di continuo arrivando anche a
togliere spesso la visuale. Un teatro sarebbe stato perfetto.
Recensione di
Salvatore Intragna
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Setlist: |
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Encore:
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14. |
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